Milano ha iniziato a vestirsi di verde. Si chiama “ForestaMi” ed è
l’ambizioso piano del Comune guidato dal sindaco Beppe Sala che prevede, entro
il 2030, 3 milioni di nuove piante in città. Oggi a Milano sono presenti circa
mezzo milione di alberi, l’obiettivo in 10 anni è quindi trasformare l’aspetto
della metropoli facendole prendere un volto decisamente green. Una vera e propria
foresta urbana inizierà a prendere forma da novembre, sotto la supervisione
dell’architetto Stefano Boeri, responsabile scientifico di “ForestaMi” e già
autore dell’ormai celeberrimo grattacielo “Bosco Verticale”.
Il territorio è stato fotografato e mappato per definire il patrimonio
arboreo esistente, ad agosto scorso è stato quindi ultimato un documento guida
per la gestione delle varie fasi di lavoro. I primi 100.000 alberi saranno
infatti piantumati tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Entro il 2022
saranno già 400.00 in più per poi arrivare a 2 milioni nell’anno olimpico 2026
e completare la “foresta” nel 2030. Interessante
è anche capire da dove prenderà le mosse questa opera monumentale di
rimboschimento di Milano. Boeri ha ipotizzato di partire innanzitutto dalle
aree a parcheggio non utilizzate (si stima così di trovare spazio per 150 mila
alberi). Poi si potrà procedere con la bonifica degli ex scali ferroviari,
guadagnando ulteriore spazio per altre 250 mila piante.
Il piano sarà approfonditamente presentato il prossimo 21
novembre al “World Forum on Urban Forests”, che si terrà in Triennale. I tre
milioni di nuovi alberi saranno destinati anche a infoltire i progetti sul
verde urbano già messi in cantiere. Ad esempio il completamento del nuovo parco
al quartiere Adriano e una ventina di nuovi parchi in divenire. Ma sono
compresi anche micro progetti, come quello di 80 alberi per il restyling di
piazza Sant’Agostino, oppure per gli arbusti che addobberanno un tratto di
corso Buenos Aires, oppure ancora la riconversione verde di tetti, pareti e
cortili promossa con il bando”Be2”.
Al centro di tutto sta poi l’idea del grande parco
metropolitano, per la cui realizzazione il Pgt ha tolto diritti edificatori su
tre milioni di metri quadri al confine con il parco Sud. Un parco immenso a cui
dovranno partecipare anche le Amministrazioni dell’hinterland ed altri enti.
Considerando anche la cintura milanese il progetto “ForestaMi” si amplierà fino
a oltre 5 milioni di alberi. E alcune proposte, fuori città, ci sono già: tra
queste la trasformazione di un parcheggio a Morimondo, nuovi alberi nella zona
della stazione di Albairate, diversi progetti ad Abbiategrasso. Altre coinvolgono
il parco del Grugnotorto, il corso del canale scolmatore, i terreni della
fondazione Ca’ Granda e i progetti della Fondazione Cariplo.
Un ruolo importante di sostegno nel progetto spetta
anche ai privati. Ad esempio Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani hanno
sostenuto il lavoro sfociato nella ricerca, mentre Axa finanzierà piantumazioni
nei cortili scolastici. Una nuova sfida per Milano è appena partita, e c’è da
scommettere che la città farà di tutto per vincere anche questa.