È andata al ricercatore italiano Giacomo Grassi, l’edizione 2020 di Bologna Award, il Premio per la sostenibilità Agroalimentare assegnato annualmente da Caab, Centro Agroalimentare di Bologna, in sinergia con Fondazione FICO. Grassi, uno dei pochi scienziati italiani che fa parte dell'Ipcc, il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu, è stato premiato "per la valenza strategica delle sue analisi sui flussi di CO2 dagli ecosistemi terrestri, alla base delle scelte della Commissione europea per il Green Deal che vede l’Europa capofila a livello planetario nelle politiche di sviluppo sostenibile". Giacomo Grassi, 50 anni, laurea in Agraria e dottorato in Ecologia forestale all'Università di Bologna, è ora ricercatore al Centro comune di ricerca della Commissione europea a Ispra, in provincia di Varese. Importantissime le sue testimonianze alle Conferenze sul clima, compresa quella decisiva di Parigi 2015.
Bologna Award gli è stato consegnato nella Giornata mondiale dell'alimentazione, il 16 ottobre scorso durante i lavori del convegno internazionale dedicato a 'Smart&Urban Farming. Mangiare e vivere sostenibile', a Palazzo D’Accursio. Una menzione speciale è andata invece alla statunitense Leah Penniman, leader del movimento per la giustizia alimentare. Giacomo Grassi è un esperto di foreste: "Il bosco può aiutare ma da solo non può fare tutto pur essendo un elemento essenziale - ha ricordato ricevendo il premio -. Senza le foreste gli obiettivi climatici degli accordi di Parigi non potranno essere raggiunti, allo stesso tempo occorre soprattutto una riconversione profonda del sistema energetico, del modo in cui produciamo e consumiamo energia e anche del sistema agroalimentare, responsabile di quasi un terzo delle emissioni globali. È una triplice sfida perché dobbiamo contemporaneamente produrre più cibo ma distribuirlo meglio in condizioni climatiche più difficile e allo stesso tempo riuscendo ad avere meno emissioni".
Intervistato da La Repubblica per l'occasione, Giacomo Grassi ha sottolineato: "Il Governo ha appena stanziato 30 milioni per la forestazione delle aree urbane e periurbane. È una buona notizia non solo per il clima ma anche per la salute dei cittadini, perché i vantaggi degli alberi vanno ben oltre la loro capacità di assorbire anidride carbonica: sono utili anche a migliorare la qualità dell'aria e ad abbassare le temperature". Il ricercatore ha anche evidenziato come il Comune di Bologna sia "stato tra i primi a ratificare il patto dei sindaci sul clima e recentemente ha dichiarato l'emergenza climatica. Inoltre, è stata tra le prime città a dotarsi di un piano di adattamento urbano, pianificando strategie per affrontare meglio ondate di calore, la gestione delle risorse idriche ed il rischio idraulici".