La Regione Emilia-Romagna intensifica la sua attività di
finanziamento di interventi per piantagioni forestali
permanenti nei contesti
urbani e peri-urbani dei suoi comuni di pianura mettendo a disposizione fino
al 20 settembre ulteriori fondi per il suo bando regionale 2021. Saranno di 650
mila euro le risorse che
potranno essere richieste dai 200 comuni di pianura a cui dal marzo 2021 sono
state estese le misure del Piano regionale sulla qualità dell’aria per la
realizzazione di nuovi boschi e foreste urbane che dovranno essere ultimati entro
il 31 dicembre 2021.
Tre le tipologie d’interventi finanziabili:
A1) Piantagioni forestali permanenti di superficie non inferiore ai
2000 mq e larghezza non inferiore a 20 metri (20 mila euro per ettaro con un
cofinanziamento del 75%): (i) con caratteristiche di bosco o bosco urbano;
(ii) con densità non inferiore alle 600/piante per ettaro;
A2) Piantagioni forestali permanenti di superficie non inferiore ai
2000 mq e larghezza non inferiore a 20 metri (15 mila euro per ettaro con un
cofinanziamento del 75%): (i) con caratteristiche di bosco o bosco urbano;
(ii) con densità non inferiore alle 400/piante per ettaro;
B) Piantagioni forestali permanenti per la realizzazione di fasce
boscate (siepi complesse) di larghezza non inferiore a 3 metri e di
lunghezza variabile, preferibilmente formate da uno strato arboreo di alto
fusto e da uno strato arbustivo (con un importo massimo dei costi
ammissibili a contributo di 20 euro per pianta)
Questa linea di finanziamenti è finalizzata al raggiungimento degli “Obiettivi
per la pianura” così come fissati dall'Azione 1 del Piano Forestale
Regionale 2014-2020 e dai suoi indirizzi per il 2021-2027 e rappresenta per
questo il modello per i bandi che nel 2022 e 2023 porteranno: ad un aumento
delle superfici forestali in pianura; alla creazione di corridoi
ecologici e all’incremento e tutela della biodiversità; alla
conservazione e miglioramento del paesaggio agroforestale; alla
mitigazione dell'impatto delle grandi infrastrutture pubbliche e private;
al sostegno al rilancio delle filiere e dei settori economici collegati alla
gestione del verde e delle attività vivaistiche; alla sensibilizzazione
alle tematiche connesse alla tutela della Terra attraverso la
valorizzazione della funzione dell'albero e della foresta nelle loro attività
di cattura e stoccaggio di CO2.
La volontà di assicurare la continuità di questi interventi nel prossimo biennio offre inoltre un concreto esempio delle potenzialità della piattaforma VEG-GAP se nel prossimo futuro amplierà il suo raggio d'azione oltre i confini della sua Città Pilota di Bologna. La piattaforma potrebbe difatti fornire informazioni e dati utili alla redazione delle relazioni di accompagnamento agli interventi descritti nelle schede progettuali a tutti i 200 comuni di pianura, soprattutto nelle descrizioni delle finalità e degli obiettivi specifici dei progetti.